Nasce l’Osservatorio nazionale “Internet @minori” e mai come oggi respiriamo un clima da emergenza nazionale in materia.

Dai risultati dell’indagine “Famiglie digitali in Toscana” emergono alcuni dati significativi: metà dei 230 bambini intervistati delle Scuole Elementari toscane utilizza uno smartphone, il 40% utilizza Internet senza la presenza di un adulto ed uno su cinque è iscritto ad un Social Network.

Esistono forse motivi migliori alla costituzione di un Osservatorio Nazionale denominato Internet@minori recentemente annunciato all’Istituto degli Innocenti di Firenze? Un esercito di bambini che, per tenerli buoni, sono affidati ad una serie di cyber-tate senza nessuna forma di educazione o protezione dal mezzo digitale. E’ uno scenario nazionale (in altre regioni, probabilmente, l’affidamento della vita dei giovanissimi al digitale va anche peggio) che deve far riflettere anche se le ragioni profonde del disagio giovanile sono spesso molto più complesse che non il problema di viversi male il digitale: a leggere l’articolo del bravissimo Giovanni Boccia Artieri (nei prossimi giorni presente al Festival delle Generazioni) sul suo blog I Media Mondo dal titolo Ask.fm non ha istigato al suicidio vengono i brividi… una lucida ricostruzione di un caso tragico di bullismo online in cui però il famigerato ruolo del social network Ask.fm viene ridimensionato alla luce di mille segnali di pericolo intercettati nella vita reale che provenivano dall’adolescente in difficoltà e poi morta suicida.

Che siano determinanti o meno nella vita dei giovanissimi i Nuovi Media sono comunque molto presenti e la costruzione della propria immagine=reputazione online in una fase delicatissima di maturazione psicologica diventa un meccanismo importantissimo da studiare e possibilmente proteggere. Ha fatto bene quindi lo storico Istituto degli innocenti di Firenze che, dopo essere nato per accogliere attraverso una ruota meccanica i figli indesiderati, ora si affida a una sorta di ruota digitale per studiare – se non accogliere – i minori abbandonati a sè stessi dai propri genitori, se non fisicamente, nello scenario digitale.

Dopo la creazione della fantastica piattaforma di educazione online Trool di cui tutti ancora giustamente ne parlano ma quasi nessuno fa notare che sono anni che è disabilitata (Unable to select Database) l’Istituto degli Innocenti di Firenze ha tutti i titoli per candidarsi alla guida di un’iniziativa istituzionale quanto mai preziosa in tema di tutela dei minori sempre che riesca a coinvolgere i due grandi assenti che sono Scuola e Famiglia. Il pericolo di crescere eserciti di minori inconsapevoli è gridato provocatoriamente nel libro uscito a settembre #BimbiMinkia Nativi digitali a Scuola dove sono evidenziate tutte le debolezze del rapporto a tre Docenti-Famiglie-Allievi perché è vero che i giovanissimi sono sempre più distratti e disorientati dai dispositivi digitali ma soprattutto dal vuoto di principi e valori che li circonda a cominciare, inevitabilmente, dagli ambienti familiari e scolastici.

Media education, alcuni post di NetReputation.it: