Sul Web si riversano desideri e ansie sempre più frequentemente che costruiscano la nostra reputazione anche in campi molto delicati come quelli della salute.

E’ notizia di questi giorni che molte aziende stanno esaminando il profilo dei candidati a delle posizioni di lavoro affidandosi al lavoro di agenzie specializzate che esaminano il notro ritratto sul Web; sempre da pochi giorni si vocifera che grandi major del digitale come Amazon si apprestino a svolgere la funzione di erogazione prestiti sempre esaminando il ritratto degli utenti sul Web.

Se dunque come appariamo e cosa scriviamo in Rete sta diventando sempre più decisivo per le nostri sorti cosa dire della salute? Sempre più riviste di medicina anche in Toscana approdano sul Web, sempre più esperti di problemi psicologici si mettono a disposizione in Rete tramite appositi blog di aiuto psicologico (magari al femminile) ma se l’offerta professionale medica si sposta sempre più sul digitale sono gli stessi utenti finali della Rete a riversare sul Web le proprie ansie, confidenze e curiosità in tema di salute personale senza magari riflettere troppo su come riconoscere una informativa valida da un’altra decisamente inutile o dannosa così come della propria reputazione quando si parla del proprio corpo e della propria mente.

Basta curiosare nel flusso di cinguettii scatenatosi dopo la chiusura della famosa discoteca della riviera adriatica (causa decessi da stupefacenti) per capire il livello di ingenuità di giovani e giovanissimi rispetto alla tutela del proprio corpo e alla salvaguardia del proprio eqilibrio psicologico.

Per questo è importante l’appuntamento del prossimo ottobre denominato Lo Specchio Oscuro e organizzato dal Centro Steadycam per realizzare comunicazione efficace su temi di salute tramite le nuove tecnologie. Mai come oggi abbiamo bisogno di strumenti online ma anche di momenti di confronto in presenza per riflettere su dove sta correndo questa inquietante locomotiva della contemporaneità.