E’ in viaggio un disegno di legge sulla diffamazione che introduce una curiosa procedura per il diritto all’oblio tutta da interpetare e validare come efficacia alla prova dei fatti.

Ebbene sì il diritto all’oblio sta per essere sancito in Italia attraverso un disegno di legge che sembra essere in dirittura d’arrivo nel complesso iter legislativo italiano.

L’opportunità viene offerta da una misura di aggiornamento della legge del 1948 sul reato di diffamazione con un’avventurosa applicazione di un provvedimento molto datato (anni ’40) agli strumenti di comunicazione attuali che sta già facendo discutere gli addetti ai lavori.

Il diritto all’oblio viene introdotto con un meccanismo che prevede prima la richiesta al motore di ricerca (in genere Google) e se poi non si è soddisfatti tirando in causa il giudice di turno. Entrando nei dettagli del provvedimento – pur semplice-  e soprattutto come può venire applicato nella pratica e in sinergia e nel rispetto della normativa vigente non sono poche le preoccupazioni emerse dai giornalisti in particolare rispetto al concetto di tutela della memoria ma soprattutto è certo che non sarà materia di facile d’interpretazione e chi ne vorrà trarre beneficio dovrà necessariamente prevedere di usufruire di un efficace servizio professionale di tutela legale per venirne a capo…